Benvenuto in Aspromonte

Vieni a goderti la natura e a rigenerarti

Per conoscere meglio la nostra terra ci siamo messi in gioco

Tutti i lavori e le ricerche sono stati svolti dalla 3A della scuola media "Radice-Alighieri" di Catona RC nell'anno scolastico 2016-17

Lavori svolti dai nostri ragazzi

Realizzazione del cartellone "Cartina dell'Aspromonte" 

Realizzazione del cartellone "Flora e fauna dell'Aspromonte"

Realizzazione del cartellone 
"Prodotti tipici dell'Aspromonte"


I CARTELLONI REALIZZATI DAGLI ALUNNI 

Cartina Provincia di RC
Cartina Provincia di RC

Cartina dell' Aspromonte

Massiccio montuoso dell'Appennino meridionale, situato in Calabria, limitato a est dal mar Ionio, a ovest dal mar Tirreno, a sud dallo Stretto di Messina e a nord dal fiume Petrace e dalle fiumare di Platì e di Careri. La vetta più alta è Montalto (1956m ).

Il nome Aspromonte ha due etimologie.Monte Aspro che ne descrive la morfologia e "Monte Bianco" dal termine grecanico aspro, che appunto significa bianco. Alle sue pendici c'è l'ultima comunità dei parlanti di lingua grecanica.

TERRITORIO E CULTURA

FLORA

FOLKLORE

Le origini del massiccio

Una storia lunga millenni

Il complesso geologico si è originato nell'arco di un periodo che va dal Precambiano fino a tutto il Paleozoico, è composto da rocce ignee e metamorfiche e ha un'origine più antica rispetto all'Appennino.

L'idrografia in Aspromonte

Suggestivi paesaggi da scoprire

I corsi d'acqua in asromonte

L'idrografia è caratterizzata dalle fiumare, ossia corsi d'acqua brevi a regime torrentizio che scorrono su greti sassosi che a valle sono piuttosto larghi.

Le stagioni

La portata è alimentata dai deflussi superficiali dell'acqua piovana. Questi torrenti scorrono impetuosi nel periodo invernale e formano ad alta quota suggestive cascate, mentre nel periodo estivo sono completamente in secca.

Itinerari di trekking

L'escursionismo in un territorio da non perdere 

L'aspromonte è un massiccio montuoso ricco di sentieri affiancati da splendidi panorami e che permettono di attraversare zone in cui mari e monti appaiono così vicini da sembrare un tutt'uno. Chi ama la natura non può non rimanere impressionato dalla bellezza di questo incantevole paesaggio.

Alcuni dei comuni compresi nel territorio dell'aspromonte:


Roghudi tra il vecchio e il nuovo

Il paese di Roghudi si trova sulle pendici dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria, a 600 metri sul livello del mare sul torrente Amendolea. A causa di varie alluvioni avvenute negli anni '70, il paese di Roghudi è stato dichiarato inagibile. Ancora oggi Roghudi vecchio è uno dei più affascinanti borghi abbandonati della Calabria. Dopo diciotto anni, nel 1988, nasce la nuova Roghudi alla periferia occidentale di Melito di Porto Salvo nei pressi della costa ionica.

Secondo una leggenda a Roghudi esistevano le Naràde, o Anaràde, che erano delle donne dalle sembianze metà umane con zoccoli di asina. Di giorno, rimanevano nascoste tra le rupi; di notte, cercavano di attirare con ogni stratagemma, come la trasformazione della voce, le donne del luogo con l'intento di ucciderle, al fine di sedurre gli uomini del paese. Per proteggersi dalle loro irruzioni vennero costruiti tre cancelli, collocati in tre differenti entrate del paese: uno a "Plachi", "uno a Pizzipiruni" e uno ad "Agriddhea". 

Gallicianò 

Gallicianò è un borgo di circa 60 abitanti, frazione del comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, chiamato anche l'Acropoli della Magna Grecia in Calabria, perché è l'unico borgo tutt'ora interamente ellenofono. Il nucleo abitativo si concentra attorno alla chiesa del santo Patrono, san Giovanni Battista, festeggiato il 25 Agosto. Nell'anno 1999 è terminata la costruzione della piccola chiesa ortodossa PANAGHÌA TIS ELLADAS, edificata ristrutturando una casa in pietra nella parte alta del paese.

Una poesia in grecanico

di Domenico Nucera originario di Gallicianò

TRAGUDÀU TA PEDÌA

Ena, dio, ena-dio, tria...
tragudàu ta pedìa,
ottò, ennèa, deca
ta pedìa Greca,
dòdeca, decatrìa
ecìna ti Ccalavrìa.
Ottò, ottò, ottò
ecìna andon Gaddhicianò,
dio, dio, dio
ecìna ando Chorìo,
trìa, trìa, trìa
ecìna tis Amiddalìa.
Poddhì, poddhì, poddhì
ecìna tu Vunì,
akùa, akùa, akùa
ecìna tu Vùa.
Ena, dio,ena-dio trìa.

CANTANO I BAMBINI

Uno, due, uno-due, tre
cantano i bambini.
Otto, nove, diecii
bambini Greci,
dodici, tredici
quelli della Calabria.
Otto, otto, otto
quelli di Gallicianò,
due, due, due
quelli di Chorìo,
tre, tre, tre
quelli di Amendolea.
Molto, molto, molto
quelli di Roccaforte,
hanno sentito, hanno sentito,
quelli di Bova.
Uno, due,uno-due, tre...

Sull'altopiano della Limina, territorio del Parco nazionale dell'Aspromonte si trova il santuario di San Nicodemo ed è il luogo in cui Nicodemo Abate Basiliano ha vissuto nel X secolo.

Mammola

Mammola è un comune italiano posto sul versante ionico della Calabria, tra l'Aspromonte e le Serre calabresi. Paese di origini contadine, aveva una sussistenza basata sull'allevamento di bestiame, sui prodotti correlati e sull'agricoltura.
Le sue origini risalgono al IV-V sec. a.C.: l'insediamento sorse sulle rovine di Malèa (Μαλέα in greco antico) , colonia greco-locrese ricordata dallo storico Tucidide. La chiesa matrice è intitolata a San Nicola di Bari, nella cui cappella sono conservate le reliquie di san Nicodemo, patrono della città. 

Escursionismo a Mammola

Vieni a camminare sui passi dei Greci di Calabria

Sentiero dei Greci

Sentiero panoramico anticamente utilizzato dai locresi della Magna Grecia come via di comunicazione per raggiungere il mare Tirreno.

Monte Sant'Elia

Seguendo la pista di Coraca-Castania costeggiata da uliveti e castagneti secolari e superando un sentiero si può raggiungere la cima del monte, dove si può ammirare una veduta panoramica

Cascata di Salino

Percorso naturalistico caratterizzato dalla presenza di grandi massi granitici che ombreggiano le acque del torrente.
Risalendo il torrente si può raggiungere la cascata del torrente Salino affluente del fiume Torbido, che nasce dal monte Limina nel Parco nazionale dell'Aspromonte.

Lingua e cultura

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Lingue e dialetti 

Il dialetto mammolese è considerato come uno dei dialetti Calabresi più interessanti a causa delle molteplici influenze linguistiche che lo caratterizzano tra cui ricordiamo il francese, lo spagnolo, l'arabo, il latino ed il greco.

Gastronomia

La cucina mammolese offre vari piatti di tradizione montanara e contadina, tutti inseriti nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Ricordiamo fra di essi:
il pesce stocco
la ricotta fresca ed affumicata
l'olio extra vergine di oliva
le nacatole
la pizzata
il Caprino della Limina


A Mammola è stato attribuito il titolo di "Paese dello Stocco" ed ogni 9 Agosto viene organizzata la "Sagra dello Stocco" dove vengono preparate gustose pietanze a base di pesce, come il noto "Stocco alla Mammolese", lo Stocco arrostito, Stocco e fagioli, insalata di Stocco...

Oggi per visitare il vecchio paese bisogna intraprendere  un sentiero che non è una strada carrabile vera e propria, ma questo contribuisce a dare, ancora più fascino ad un luogo già bello per i panorami che regala durante la visita.  

Africo

Il comune di Africo è diviso in due parti molto distanti l'una dall'altra. La prima delle due è una piccola enclave, un territorio situato entro i confini del comune di Bianco, la seconda si trova sulle pendici dell'Aspromonte ed è formata dai ruderi dei borghi di Africo Vecchio e Casalnuovo

Africo vecchio è una meta apprezzata dagli escursionisti che si addentrano tra le silenziose vie dell'antico borgo fantasma in mezzo alle rovine di un'era passata, nella città natale del monaco Basiliano Beato Leone. 

Pentedattilo

Pentedattilo è un borgo che si trova sul Monte Calvario, sorge arroccato sulla rupe dalla caratteristica forma che ricorda quella di una mano con cinque dita (da ciò deriva il nome: penta + daktylos = cinque dita). 

L'antico paese era, fino a pochi anni fa, quasi del tutto abbandonato: si trattava infatti di un "paese fantasma". Ultimamente tuttavia, nel borgo stanno nascendo diverse attività grazie al lavoro degli artigiani locali ed è anche presente un ristorante.

Santo Stefano

Santo Stefano è un comune molto interessante dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. La vegetazione, fino ai mille metri di quota, è costituita prevalentemente da ulivo e castagno; dopo i mille metri prevalgono faggio, pino e abete. A quota 1300 metri vi è la stazione turistica invernale ed estiva di Gambarie, frazione del Comune di Santo Stefano. Dal Monte Scirocco, si possono vedere panorami unici, con una bellissima vista sullo Stretto di Messina e vi sono numerosi sono i pittoreschi ruscelli che rendono fertile il territorio 

Tutti i lavori e le ricerche sono stati svolti dalla 3A della scuola media "Dante Alighieri" di Catona RC nell'anno scolastico 2016-17
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